Saba e Psicoanalisi

Italiano — 23 September 2025



📚 Umberto Saba: biografia, contesto storico, analisi poetica (focus su “A mia moglie” e su aspetti psicoanalitici)

(Le facce 160, 162 per la prossima volta — riferimento alle pagine indicate dal docente.)


🏛 Context & Background

Lezione centrata soprattutto sulla figura di Umberto Saba (poeta triestino, vita e produzione), sui rapporti biografici che informano la sua opera (rapporto con la madre, abbandono del padre, matrimonio con Lina, esperienza del servizio militare, attività di libraio antiquario a Trieste), sull’influenza della psicoanalisi (Freud) e di Nietzsche, e sull’analisi poetica di una poesia chiave: “A mia moglie” (contenuta nel Canzoniere). Il quadro storico affronta anche le vicende italiane del Novecento (Prima Guerra Mondiale, fascismo, leggi razziali, 8 settembre 1943, guerra civile, Resistenza) e i confronti con autori e movimenti coevi (Ungaretti, Montale, Calvino, Italo Svevo, Verga, Flaubert, Baudelaire, Joyce).


🔑 Key Concepts & Developments

✨ Biografia essenziale di Umberto Saba (elementi citati) - Nato a Trieste (1883–1957).
- Padre assente: il primo incontro con il padre avviene solo nel 1905; prima di allora vive prevalentemente con la madre, rapporto conflittuale e decisivo per la formazione psichica.
- Dopo i tre anni (momento dell’abbandono paterno) developpa una nevrosi: il rapporto con la madre viene indicato come causa di repressione dell’impulso sessuale e fonte di nevrosi.
- Studi universitari: si sposta a Pisa nel 1903; in quegli anni emergono le prime crisi nevrotiche.
- Servizio militare intorno al 1907–1908; confronto con poeti che vanno al fronte (es. Ungaretti) — Saba presta servizio lontano dal fronte.
- Nel periodo post‑bellico torna a Trieste; apre una libreria antiquaria che gestisce fino alla persecuzione dovuta alle leggi razziali (madre ebrea → persecuzioni nel periodo fascista/leggi razziali).
- Terapia psicoanalitica iniziata nel 1929 con un analista citato come “Bais” (il docente indica un analista allievo di Freud; nella storiografia si segnala la relazione di Saba con l’ambiente psicoanalitico e con figure come Edoardo Weiss).
- Legami di amicizia e rete culturale: rapporti con Montale e con poeti e intellettuali triestini; menzione di un amico poeta citato col nome “Federico (cit.)”, poi colpito da disturbi mentali.

🧠 Psicoanalisi e influenze filosofiche - Studio e approfondimento di Freud (lettura e applicazione del concetto di rimozione, principio del piacere vs principio di realtà, dinamiche dell’infanzia).
- Influenza di Nietzsche (presenza di aspetti della “filosofia nicciana” intesa non come culto del superuomo, ma come attenzione a elementi profondi, nascosti nell’uomo).
- La poesia e il canzoniere sono letti in chiave psicoanalitica: la trasposizione madre→moglie, la rimozione e il ritorno dell’impulso in forme simboliche.

📚 Collocazione letteraria e confronto storico‑letterario - Saba come poeta novecentesco: il Canzoniere ha valenze autobiografiche e romanzo dell’io; abbassamento linguistico e ricerca di un linguaggio semplice e quotidiano.
- Confronti: Ungaretti (esperienza di guerra al fronte), Montale (legami culturali con la Trieste–Firenze), Calvino (iscrizione al PCI nel 1945 e successiva delusione), Italo Svevo (Ernesto, romanzo postumo; riferimento alle dinamiche psichiche e al rapporto con la psicoanalisi), Verga (verismo), Flaubert (Madame Bovary, 1857: anno‑chiave per il passaggio dal romanticismo al realismo), Baudelaire (poesia antiromantica), Joyce (flusso di coscienza diverso dal flusso usato in Zeno).


🖼️ Notable Works / Figures

Masterpiece (poetico): “A mia moglie” (Umberto Saba, dal Canzoniere)
Poesia che il docente analizza in dettaglio: appartiene alla terza sezione (nel primo volume del Canzoniere) intitolata Casa e campagna. Tema centrale: la figura della moglie come incarnazione del principio del piacere e, per traslazione psicanalitica, della madre; uso di immagini animali; tono di rassicurazione e gelosia; struttura metrica prevalentemente in settenari con alcuni versi piĂą lunghi (presenza di settenari e alcuni endecasillabi/varianti).

Romanzo citato: “Ernesto” (romanzo postumo di Italo Svevo)
Il docente lo menziona per mettere in luce analogie tematiche (rapporto omosessuale iniziale, sviluppo sessuale e matrimonio, dinamiche familiari e psicoanalitiche).

Opera narrativa: “Rosso Malpelo” (Giovanni Verga)
Esempio di verismo; tecniche narrative del verismo: punto di vista popolare, impersonalità, oggettivazione, registro popolare e strategia di “regressione” del punto di vista per presentare la realtà senza giudizio esplicito dell’autore.


đź“– Supporting Details (tutti i termini, citazioni e concetti menzionati)

  • Pagine indicate dal docente: 160, 162, 163, 170, 173 (testo di riferimento in uso in classe; esercizi riportati a pag. 173).
  • Date e cenni biografici: 1903 (trasferimento a Pisa per studi universitari), 1905 (incontro con il padre), servizio militare 1907–1909 ca., terapia iniziata 1929, esperienza della Seconda Guerra Mondiale e leggi razziali (anni 1938–1943: persecuzioni antiebraiche; Saba è costretto a lasciare la libreria e a nascondersi).
  • Concetti psicoanalitici: principio del piacere vs principio di realtĂ , rimozione, trasposizione (materno → coniugale), repressione infantile; animali come simbolo dell’istintualitĂ  non mediata dal principio di realtĂ .
  • Citazione biblica menzionata dal docente: «Le mie vie non sono le vostre vie; i miei pensieri non sono i vostri pensieri» → frase presente nella Bibbia (Isaia 55,8) utilizzata per spiegare la differenza tra limitatezza umana e comprensione “divina” (o di figure che percepiscono profondamente il senso dell’esistenza). Il docente la usa per chiarire che quando Saba dice “Signore / Dio” non intende necessariamente una religiositĂ  dottrinaria ma un livello ultimo di comprensione dell’esistenza.
  • Esempio aneddotico della genesi di “A mia moglie”: Saba racconta che «un pomeriggio d’estate, mia moglie era uscita… io pensavo di scrivere una poesia»; la vicinanza di un cane (cagna) che posa il muso sulle ginocchia ispira l’immagine dell’istinto/ principio del piacere. (Passaggio citato dal docente e riportato in libro/pag. 173).
  • Analisi metrica: prevalenza di settenari; presenza di alcuni versi di sillaba diversa (il docente indica la presenza di "sillabe e‑qui‑na‑ri" / varianti metrico‑ritmiche).
  • Figure retoriche e strategie: uso di similitudini/analogie ripetute (Saba preferisce analogie e simmetrie alla metafora allegorica), ossimori (dolcezza e ferocia), trasposizione (voce della moglie → eco della madre), registro quotidiano e linguaggio semplice (abbassamento linguistico).
  • Termini critici individuati: il docente parla di “canzoniere quasi romanzo autobiografico”, di un’opera filosofica» (citazione: Pasolini definì talvolta Saba come «una filosofia difficile»), e della predilezione per l’analogia (analogico) come strumento rappresentativo del vissuto e degli istinti.
  • Contestualizzazioni storiche: 8 settembre 1943 → l’armistizio e la conseguente occupazione tedesca; fuga del re e confusione politica; liberazione di Mussolini da parte dei tedeschi e successiva instaurazione della RSI; guerra civile fra fascisti/nazisti e partigiani; la Resistenza narrata anche da Calvino in modo non idealizzato (i partigiani non erano eroici senza difetti).
  • Confronti testuali e tecniche narrative:
  • Verga: tecniche del verismo (impersonalitĂ , punto di vista collettivo/popolare, oggettivazione).
  • Flaubert (1857: Madame Bovary): anno‑chiave per il passaggio al realismo; il docente evidenzia come 1857 segni la crisi del ruolo centrale dell’autore romantico e la nascita di una letteratura che ricorre a registri e strategie realistiche.
  • Baudelaire: poesia “anti‑romantica” e descrizione dell’intellettuale come figura in collisione con la societĂ ; contrapposizione con la poesia romantica inglese (es. Coleridge).
  • Joyce: il flusso di coscienza di Joyce è distinto dal flusso usato in Zeno (la tecnica usata in La coscienza di Zeno è un diverso tipo di coscienza/narrazione interna).
  • Manzoni: richiamo alla presenza di interventi autoriali/istanze moralizzanti (uso dell’esempio manzoniano per il discorso sull’esempio nel romanzo).
  • Tecnica narrativa in La coscienza di Zeno: narratore apparentemente onnisciente ma con forte focalizzazione interna e inaffidabilitĂ  (narratore/protagonista → Zeno: distinzione tra Zeno‑attore, Zeno‑agente, Zeno‑narrato; il romanzo si chiude con un Zeno “piĂą sicuro” di sĂ© ma con dubbio critico sul vero processo di guarigione). Il docente sottolinea come la presentazione della veritĂ  sia sospesa: il modernismo lascia aperte le domande sul reale.

đź§© Connections & Consequences

  1. Come il tema si inserisce nel contesto culturale del Novecento:
  2. Saba incarna la tendenza novecentesca ad usare il linguaggio quotidiano, la confessione autobiografica e strumenti della psicoanalisi per esplorare la soggettività. Il Canzoniere è un esempio di come la poesia novecentesca rielabori l’esperienza privata in chiave universale, con attenzione alla psicologia dell’individuo e alle ferite dell’infanzia.
  3. Il confronto con Verga e con il realismo/flaubertiano mostra il passaggio da una rappresentazione autoriale a una letteratura che cerca di “mostrare” la realtà (oggettivazione, impersonalità) e, nel Novecento, di mostrarne l’inquietudine interiore.

  4. Perché questo è rilevante per comprendere sviluppi successivi:

  5. Le tecniche di Saba (linguaggio “abbassato”, analogie, introspezione) influenzano la poesia confessionale e le ricerche sul linguaggio del quotidiano nel Novecento.
  6. La mescolanza di letteratura e psicoanalisi contribuirà a forme narrative che problematizzano la verità e la verosimiglianza (es.: autori modernisti e post‑moderni che giocano con la focalizzazione e con narratori inaffidabili).

  7. Cross‑references utili per lo studio:

  8. Leggere “A mia moglie” nel Canzoniere (pag. 163 o riferimento in scheda di corso) collegandolo alla genesi riportata a pag. 173.
  9. Confrontare con: La coscienza di Zeno (Svevo) per la questione della terapia, narrazione e nevrosi; Rosso Malpelo (Verga) per la tecnica del verismo; Madame Bovary (Flaubert, 1857) per il passaggio al realismo; poesie di Baudelaire per la genealogia antiromantica; esperienze di Ungaretti per la guerra di trincea; scritti di Montale (rapporti con Saba) e di Calvino (impegno politico e suo ripensamento post‑’45).

Note didattiche finali / compiti e richieste del docente (riprodotte e ordinate) - Portare per la prossima le pagine 160 e 162 (materiale indicato).
- Studiare la fotocopia sull’Interpretazione dei sogni di Freud (lettura assegnata) e il passo‑sogno tratto da 8½ (Fellini) assegnato: provare il brano sul sogno (docente ha chiesto di provare quel passo e di cercare eventualmente un piccolo video online se necessario).
- Lavorare sugli esercizi a pag. 173 (esercizi/commenti sulla genesi di “A mia moglie”).
- Iniziare la lettura del materiale sul Novecento (il “taglio” universitario indicato dal docente): leggere per la prossima volta e segnare dubbi o punti difficili.
- Prepararsi per interrogazioni: domande in classe riguarderanno narratore e focalizzazione (es.: “Qual è il tipo di narratore in La coscienza di Zeno? Che tipo di focalizzazione usa l’autore?”). In particolare, lo studente dovrà saper esporre brevemente e poi indicare testi che supportino le affermazioni (es.: perché il 1857 è un anno fondamentale per la letteratura europea — risposta: pubblicazione di Flaubert, nascita del realismo, transizione rispetto al ruolo romantico dell’autore).
- Per domani: preparare gli autori menzionati nella discussione sulla solitudine dell’autore (elenco indicato dal docente in classe e da ricercare su computer).